Il legame fra il cibo e malattia è noto da tempo immemorabile.
Lo disse Ippocrate e lanciò anche la massima: “L’uomo è ciò che mangia”.
Ippocrate di Kos fu un medico dell’antica Grecia che viene considerato il padre della medicina. Fu veramente un “grande” e ebbe il coraggio di staccarsi da quelle che erano le idee esoteriche consolidate al suo tempo ed avere intuizioni su come curare la gente che vengono applicate ancora oggi.
Ma se le massime sull’importanza del cibo sulla salute sono conosciute da molti, non abbastanza nota è quest’altra massimo aforisma:
«Le cose sacre non devono essere insegnate che alle persone pure; è un sacrilegio comunicarle ai profani prima di averli iniziati ai misteri della scienza.»
Tradotto: alla larga il Dottor Google!!!
Addirittura Ippocrate si accorse che era opportuno preservare i concetti scientifici dall’accesso di quanti fossero impreparati, e perciò inadeguati, a comprenderli. Lo intuì Ippocrate nel 470 a. C. ed è vero anche oggi. Questo naturalmente NON per formare o preservare una casta, ma perché per interpretare in modo corretto e sicuro i sintomi, gli esami di laboratorio e il quadro globale del paziente bisogna essere Medici (non biologi, farmacisti o figure fantasiose che si inventano un lavoro definendosi “nutrizionisti”). Né ci si può improvvisare nutrizionisti dopo qualche ricerca sul web.
È incredibile il fatto che molte persone prescrivano diete, integratori e esami di laboratorio senza avere le basi scientifiche e cliniche necessarie di fisiologia, patologia generale e medica e farmacologia che solo la laurea in Medicina e Chirurgia può offrire.
Può essere un gioco veramente pericoloso e a rimetterci è sempre il paziente. Dire poi, quando succede qualcosa di pericoloso o che cui non si intravvede la soluzione “non sono medico”, cercando di togliersi tutte le responsabilità di un vero e proprio atto medico, non risolve la situazione al paziente.
Cambia poco se sei tu che cerca di fare tutto da solo passando le notti sul pc e raccogliere informazioni sul web, sui blog o sui gruppi facebook e spendendo in modo furbo (secondo te…) i tuoi soldi acquistando integratori vari su internet…
È possibile che questi supplementi siano di buona qualità (avrai sicuramente cercato delle recensioni migliori con pazienza e in modo meticoloso, avrai letto gli articoli scientifici, anche in lingua inglese…). Ok! Ma sei sicuro che vadano bene per te?
Per ottenere tutto questo io non parto banalmente dalle calorie, da calcoli matematici sulla percentuale di macronutrienti (proteine, carboidrati, grassi) o dall’indice glicemico degli alimenti… sono tutti fattori importanti ma sono ora superati dalla scienza.
Quello che importa veramente è il “destino metabolico” dell’alimento che incontra l’individuo, in quel preciso momento. Per questo l’approccio nutrizionale migliore è quello che parte dalla NUTRIZIONE FUNZIONALE e dalla BIOTERAPIA NUTRIZIONALE ovvero dall’azione dinamica degli alimenti e dei nutrienti sul nostro organismo.
A queste discipline io aggiungo le tecniche COGNITIVO COMPORTAMENTALE per i disturbi del peso, le nuove conoscenze di MEDICINA ANTI-AGING e la modulazione dell’equilibrio ormonale generale che deriva dal metodo che ho ideato io, il BioEquilibrio Ormonale®.
L’equilibrio ormonale è fondamentale per mantenere il peso e stare bene. Non dimentichiamo che il grasso corporeo non ha solo la funzione di accumulo e di immagazzinamento di energia che si pensava in passato ma è una vero e proprio organo endocrino, che viene chiamato Organo Adiposo, in grado di secernere ormoni (come la leptina, l’adiponectina e la resistina, per esempio) e adipo citochine (PAI-1, TNF-alfa; interleukina 1, ecc.).
Di nuovo la parola “ormone” che deriva dalla lingua greca όρμάω, che significa “mettere in movimento”. Non si scappa: se si vuole agire sul metabolismo bisogna agire sugli ormoni.
Solo con il metodo di BioEquilibrio Ormonale® lo si può fare al top sfruttando tutte le conoscenze disponibili della medicina contemporanea.
Con la nutrizione funzionale si può agire sugli ormoni e quando la nutrizione da sola non ci riesce (non è sempre possibile ristabilire l’equilibrio ormonale solo col cibo, bisogna essere realistici e non mentire al paziente e confidare nella sua fiducia) allora intervengono gli altri strumenti del metodo di BioEquilibrio Ormonale®.
È persino superfluo ricordare come le vecchie campagne informative in tema di nutrizione abbiano presentato gravi lacune, se è vero che nonostante si siano poste l’ambizioso obiettivo di proporre linee guida per una “corretta alimentazione”, in realtà l’obesità (sia infantile che dell’adulto), il diabete, la “diabesità” e le malattie cronico degenerative, in cui la nutrizione ha un impatto rilevante, sono aumentate anziché diminuite.
Una delle falsi convinzioni che sono state propinate è che la dieta debba essere un sacrificio e che preveda solo alimenti poco gratificanti. In realtà non è detto che tutto ciò che è gustoso non si possa mangiare: anzi. L’esperienza personale di tutti noi, supportata dalle teorie che stanno alla base della terapia cognitivo comportamentale dei disturbi dell’alimentazione e del peso, ci insegna che una delle caratteristiche della dieta di successo è che sia gratificante, sia nella fase di perdita che di mantenimento del peso.
Inoltre il cibo rappresenta per tutti una possibile valvola di sfogo per gestire lo stress della vita di ogni giorno. È inutile combatterci: bisogna imparare a gestirla, per ottenere risultati e mantenerli nel tempo. Questo è un aspetto fondamentale della terapia. Non serve a nulla la dieta più bella e più sana del mondo se non riesci a seguirla.
Molte persone hanno conoscenze tecniche sufficientemente buone riguardo agli alimenti, ma non riescono ad metterle in pratica: questo non è un caso.
Il metodo di BioEquilibrio Ormonale® tiene conto di tutti questi fattori.
Con il mio metodo ai piatti della cucina tradizionale italiana si uniscono anche piatti ed alimenti della cucina internazionale che hanno dimostrato di avere proprietà funzionali o addirittura di essere veri e propri Superfoods.
Bisogna sempre andare avanti e sfruttare tutte le risorse disponibili che ci offre la natura e la tradizione.
Un altro aspetto fondamentale che la qualità all’origine del prodotto che si consuma e che dovrà essere meno manipolato possibile dall’industria per poter sfruttare al meglio le sue potenzialità e non riempire il nostro organismo di “spazzatura”.
Certo, poi potrà drenare, ripulire, detossificare in tutti i modi possibile… ma rimane il fatto che non riempirsi di spazzatura sarebbe un bel punto di partenza. La nutrizione funzionale presuppone che la maggior parte delle pietanze siano cucinate e possibilmente fresche.
Per qualcuno questo è un valore aggiunto, per altri potrebbe sembrare un’ostacolo insormontabile… Siamo tutti di corsa e belli stressati e il tempo dedicato a fare la spesa e a cucinare sembra sprecato.
Il punto è che bisogna fare una scelta: o si continua a stare male, si continua ad ingrassare, si continua a non piacersi oppure si decide di CAMBIARE qualcosa.
Una delle cose da cambiare è proprio quel famoso “stile di vita” di cui tanto si “parla”. Uno degli aspetti dello stile di vita da curare è come fare la spesa e come cucinare. Ad ogni modo “tranquilli”: il percorso è semplice, guidato e assolutamente applicabile. Migliaia di pazienti sono già passati da questa strada con successo nei miei 30 anni di lavoro.
Quattro possibili soluzioni:
Dopo una meticolosa fase di valutazione in cui viene formulata una diagnosi delle problematiche legate alla salute viene impostato un programma nutrizionale personalizzato che tiene conto delle esigenze individuali, del gusto e del gradimento dei cibi, del tipo di lavoro svolto, delle condizioni personali della persona delle sue condizioni di salute, degli esami eseguiti e del suo bagaglio genetico e costituzionale.
Il programma nutrizionale viene inviato via email o consegnato qualche giorno dopo la visita: mi rendo conto che vorresti avere il programma nutrizionale subito… Ma
Tranquilli: durante la visita verranno date indicazioni su come partire subito.
Il programma nutrizionale arriverà poco dopo.
Se vuoi un programma realmente personalizzato è necessario che io lo possa elaborare apposta per Te e ci vuole tempo per analizzare tutti i dati.
I dietologi che ti danno in mano subito una dieta ciclostilata, uguale per tutti, o usano un software che prepara sa solo la dieta fanno un altro lavoro: ovvio..))
Durante la visita viene effettuata la misurazione della composizione corporea segmentale con un impedenziometro professionale.
Viene stimata la percentuale di massa grassa e di massa muscolare per ogni arto e distretto corporeo (gamba destra, gamba sinistra, braccio destro, braccio sinistro).
Viene calcolato il metabolismo basale, l’idratazione (totale / intracellulare / extracellulare), la percentuale di grasso viscerale e l’angolo di fase (un indicatore dell’integrità delle membrane cellulari).
Tutti i parametri vengono analizzati tramite un apposito software che elabora un referto a colori (in italiano) in modo che ogni parametro sia ben individuabile e di facile comprensione.
Il referto viene consegnato al paziente ad ogni visita ed è un prezioso strumento di monitoraggio dell’andamento e dei progressi effettuati.
La misurazione con l’impedenziometro professionale è gratuita e compresa nel costo della visita.
Per me è uno strumento importante per lavorare e avere informazioni sui progressi del il paziente e per il paziente può essere un potente stimolo motivazionale. Per questi motivi non può essere un servizio optional.
Dopo circa 3 o 4 settimane viene eseguita la visita di controllo per valutare i progressi ed apportare eventuali modifiche. La tempistica precisa, naturalmente, dipende da caso a caso e dalle patologie concomitanti. Successivamente, man mano che il paziente apprende come mangiare, i tempi vengono allungati.
Per la maggior parte dei pazienti è estremamente utile un “controllo” o meglio un monitoraggio della situazione nutrizionale e clinica nel tempo, anche a livello motivazionale oltre che clinico.
Per questo motivo una possibilità estremamente utile ed apprezzata è quella che prevede di acquistare un “pacchetto” di visite, che consente un risparmio economico e può contribuire ad aumentare la motivazione e quindi l’efficacia della cura. Molti pazienti la chiedono e i risultati parlano da soli.
Chiedi in segreteria ulteriori dettagli.