Gli Ormoni Bioidentici sono conosciuti e vengono utilizzati con successo e senza problemi da oltre 60 anni da medici specialisti di tutto il mondo.
Vengono chiamati anche ormoni naturali, bio-equivalenti o umano equivalenti. Gli ormoni bioidentici sono, per definizione, chimicamente “identici” agli ormoni presenti nel nostro corpo. Il concetto che ne sta alla base è quello dell’imitazione delle azioni della natura usando sostanze di origine naturale che si trovano nei sistemi fisiologici, in dosi fisiologiche.
L’obiettivo della terapia sostitutiva con ormoni bioidentici o BHRT (Bioidentical Hormone Replacement Therapy) è quello di alleviare i sintomi causati dalla diminuzione nella produzione di ormoni da parte del corpo e ridurre l’incidenza della malattie legate agli squilibri ormonali, favorendo l’equilibrio e imitando, per quanto possibile, i processi naturali del corpo.
Gli ormoni bioidentici hanno una struttura chimica familiare all’organismo che, una volta che reintrodotti correttamente, permette all’organismo stesso di continuare la funzione come se la carenza ormonale non fosse stata presente. Gli Ormoni Bioidentici sono come dei “ricambi” perfetti ed originali dei nostri ormoni…
Gli Ormoni Bioidentici sono delle copie perfette delle chiavi (i nostri sistemi ormonali), che aprono tutte le stanze del nostro organismo (il metabolismo, le cellule, i mitocondri, etc.).
Gli Ormoni Bioidentici sono estratti da piante (come la Dioscorea Villosa, la soia, etc.) che naturalmente hanno una struttura chimica simile a quella dei nostri ormoni, e vengono trasformati nel laboratorio della farmacia in ormoni in tutto e per tutto simili ai nostri. A buon titolo possono essere definiti naturali non solo perché derivano dalla natura e non sono sintetizzati dall’uomo, ma anche perché vengono riconosciuti come tali dal nostro organismo. Per questo motivo sono estremamente efficaci e sicuri. Gli Ormoni Bioidentici sono un potente strumento utilizzato nel metodo di BioEquilibrio Ormonale®.
Fra i più utilizzati in menopausa vi sono:
Il medico specialista in questo tipo di terapia individua “la formula” degli ormoni bioidentici necessari, il loro dosaggio e la via somministrazione, in modo estremamente personalizzato per ciascun individuo.
Il medico si orienta sulla base dell’interpretazione dei test di laboratorio geno e fenotipici specialistici, dei sintomi, dei segni della carenza, dell’eccesso o dello squilibrio di ormoni o gruppi di ormoni. Tutto questo deve essere valutato solo da un medico competente ed esperto in questo settore della medicina e rivalutato periodicamente con puntuali follow-up.
1) È importante il concetto di dosaggio fisiologico (non farmacologico o sovra-fisiologico), una dose che non è troppo alta o bassa e rientra nell’intervallo di sintesi di un individuo sano e di valore ottimale dell’ormone, che riflette i valori ormonali in età giovanile (circa 25 anni) di quel soggetto.
Il valore ormonale ottimale non è sovrapponibile all’intervallo di riferimento di normalità indicato dai laboratori di analisi: in altri termini il fatto che un esame ormonale non abbia l’asterisco non significa che sia normale o meglio, “ottimale”.
Gli intervalli di riferimento sono spesso troppo ampi, aspecifici e pensati solo per definire malattie ormonali gravi, con nette carenze o eccessi ormonali. Questi range di riferimento non sono adatti ad una medicina che per definizione è preventiva/ predittiva e per condizioni fisiologiche come la pre-menopausa o la menopausa.
2) Gli ormoni bioidentici possono essere utilizzati attraverso diverse vie di somministrazione, come creme o gel, compresse orali micronizzate, ovuli, supposte, patch.
L’obiettivo è quello di ottimizzare l’assorbimento dell’ormone naturale e la detossificazione evitando “il primo passaggio epatico”, nel fegato. In questo modo sono ancora più sicuri. La via di somministrazione viene definita sulla base delle esigenze e delle caratteristiche individuali della paziente.
3) Gli ormoni vengono anche somministrati con un timing preciso e ad orari precisi, per mimare il più possibile l’andamento degli ormoni naturali e ottimizzare i loro effetti.
4) Il mio metodo di BioEquilibrio Ormonale® prevede una valutazione dell’armonia ormonale generale.
Non si può prescindere dal fatto che gli ormoni si condizionano l’un l’altro e hanno funzioni a volte complementari e sinergiche e a volte antagoniste. Per questo nelle formulazioni che vengono prescritte gli ormoni bioidentici vengono associati fra loro.
Gli ormoni sintetici, INVECE, vengono prescritti cercando di integrare solo le carenze ormonali singole o limitate alla gestione di 1 sintomo o 1 condizione. Nel caso della menopausa con la TOS viene integrato solo 1 estrogeno e 1 progestinico (non progesterone) di sintesi, per esempio. È necessario, per ristabilire o mantenere l’armonia ormonale, comporre le formule a agire per ottimizzare l’armonia ormonale tenendo conto di tutti questi fattori, attraverso gli Ormoni Bioidentici, ma anche con interventi opportuni sullo stile di vita, sulla nutrizione e sulle integrazioni nutrizionali.
Solo con il metodo del Bioequilibrio Ormonale® si fa tutto questo ogni volta.
5) Le integrazioni micronutrizionali (es. vitamine, minerali etc.), mirate, personalizzate e SOLO di ottima qualità, sono fondamentali affinchè gli ormoni funzionino al top e la detossificazione del fegato proceda in modo efficiente. Le reazioni chimiche hanno bisogno di enzimi, di un “innesco” per funzionare: le vitamine e i micronutrienti sono l’innesco. È inutile aumentare il dosaggio degli ormoni per cercare un risultato migliore, se non ci sono gli enzimi che catalizzano le reazioni chimiche che li coinvolgono.
Al momento della prima visita è opportuno portare gli esami che consentono di fare una specie di fotografia dell’assetto ormonale ed endocrinologico della persona. La lettura e l’interpretazione di questi esami e dei sintomi e degli segni del paziente consentirà di giungere alla prescrizione della terapia con Ormoni Bioidentici necessaria e degli integratori di supporto. Ciascuna persona reagisce in modo diverso agli ormoni, ed è per questo motivo per cui il medico deve curare ogni paziente con un approccio e una soluzione individuale.
Per alcuni ormoni il modo migliore è iniziare è quello che prevede di partire da bassi dosaggi, osservare il loro effetto e aumentare progressivamente. Per altri ormoni è meglio iniziare con la dose che si presume sia adeguata o leggermente inferiore e poi arrivare al valore ottimale.
Generalmente si consiglia la prima visita di controllo dopo uno/due mesi dall’inizio della terapia e poi ogni 3-6 mesi quando la terapia si è stabilizzata o in qualsiasi momento quando sia necessario un aggiustamento a causa di cambiamenti che possono riguardare la dieta, il lavoro, lo stress lo sport, il sonno, le stagioni o eventuali malattie.
L’assunzione e la prescrizione di Ormoni Bioidentici è un processo dinamico che richiede periodici aggiustamenti del dosaggio ormonale, monitorizza l’azione e i livelli ormonali e presta attenzione ai problemi di sicurezza, come quella legata alla salute dell’utero e del seno. Non si può pensare di intraprendere una terapia ormonale senza eseguire il necessario follow up e gli esami strumentali ed ematochimici di controllo, facendosi ripetere solo la ricetta della prescrizione. Meglio essere chiari ed onesti fin da subito.
È fondamentale che la farmacia che allestisce gli Ormoni Bioidentici:
Nell’ultimo secolo vi è stato un notevole aumento nella aspettativa di vita femminile. Alla fine del ventunesimo secolo l’aspettativa era intorno ai 50 anni. Dal 1950 è salita a 70 anni. Ora l’aspettativa di vita della donna supera gli 80 anni e per effetto di questo molte donne vivono una significativa porzione della vita in menopausa. Questo determina il fatto che le donne vivono abbastanza a lungo da manifestare le complicanze della menopausa, cosa che prima non avveniva.
Ciò sottende il bisogno per una visione più moderna della menopausa, sia da parte delle donne che dei medici, e richiede un corrispondente cambiamento nel modo di gestirla. La medicina tradizionale fa un grandissimo errore: identifica la menopausa con alcuni sintomi, tipicamente le vampate, l’aumento di peso, etc.
Partendo da questo presupposto si potrebbero “accettare” questi sintomi, se presenti, o gestirli con farmaci sintomatici.
In realtà quello che accade in menopausa è una radicale modificazione ormonale, che può condurre a numerosi sintomi, che spesso non vengono legati alla menopausa, ma soprattutto espone al rischio di malattie croniche legate all’età, impattando pesantemente sull’energia e la qualità della vita della donna. Da medico “uomo” posso dire che mi è capitato poche volte di riuscire a cambiare nettamente la qualità di vita e quindi “la vita” di una paziente “solo”, o prevalentemente, grazie agli Ormoni Bioidentici. Non è stato caso o la fortuna…
Il punto è che gli ormoni sono alla base della salute e del benessere e, ristabilendo l’equilibrio ormonale, si ringiovanisce davvero dall’interno.
Una delle risposte più condivise dalla comunità scientifica evoca la teoria dell’endocrino-senescenza: con l’aging si assiste ad un progressivo calo dei livelli ormonali ottimali della maggior parte degli ormoni e ad una modificazione dei rapporti fra gruppi di ormoni: ciò favorirebbe il manifestarsi del declino funzionale e di numerose patologie age-dependent.
Tradotto: invecchiamento = carenze e alterazioni dei rapporti fra i vari ormoni.
Nel nostro immaginario sono chiari i cambiamenti fisici e mentali che accompagnano il calo degli ormoni sessuali al momento della menopausa, nella donna, e dell’andropausa, (o meglio PADAM) nell’uomo.
In realtà questa è una visione molto riduttiva in quanto tutte le ghiandole vanno progressivamente in “pausa”:
la tiroide → tireo pausa
il surrene → adreno pausa
la ghiandola pineale → pino pausa
il GH → somato pausa
il timo → timo pausa
Con questa cornice, e con una alterazione dei livelli di tutti gli ormoni, una risposta estremamente efficace e fisiologica è quella fornita dagli ORMONI BIOIDENTICI, inseriti in una visione dell’assetto ormonale e della persona a 360 gradi, come avviene col metodo del BioEquilibrio Ormonale®. È questo il modo più innovativo per approcciarsi alla Menopausa e agli squilibri ormonali.
Molti pazienti chiedono qual è la differenza fra questi ormoni “nuovi”, o meglio poco conosciuti, e quelli che normalmente vengono prescritti, quelli che io chiamo “Farmaci ad azione ormonale”. La differenza è sostanziale e non solo di forma:
L’esempio chiarificatore che di solito viene fatto è quello che paragona la supplementazione con progestinico (sintetico) quella con il progesterone (ormone bioidentico). Abbiamo detto che il progestinico è un farmaco sintetico, una molecola artificiale sviluppata per imitare le azioni di progesterone, ma che non ha l’intera gamma di attività del progesterone naturale. L’ormone sintetico può determinare effetti deleteri: trombosi, dolorabilità al seno, gonfiore, depressione alterazione della visione, emicrania e altro ancora. Il progesterone bioidentico è protettivo verso il sistema cardiovascolare, il progestinico di sintesi ha documentati effetti negativi.
Il progesterone naturale ha un effetti positivi sul cervello. Il progestinico di sintesi non solo non ce li ha, ma addirittura peggiora la funzione cerebrale
Ma quello che è ancora più sconvolgente sono gli effetti collaterali. Il progesterone bioidentico, per esempio, ha una azione protettiva e di riduzione del rischio cardiovascolare, il farmaco ormonale di sintesi determina un netto aumento del rischio.
Gli ormoni Bioidentici sono uno strumento fondamentale del metodo di Bioequilibrio Ormonale®. Non solo… Nel mio metodo di Bioequilibrio Ormonale® vengono raggiunti i risultati migliori perché gli Ormoni Bioidentici vengono inseriti nel contesto del metodo, in cui sono anche altri fattori fondamentali perché gli ormoni funzionino e si ottenga l’equilibrio ormonale.
Prescrivere “solo” Ormoni Bioidentici o copiare la formula di qualche prescrizione non basta.