Il Congresso Internazionale della Società Spagnola di Medicina Anti-Aging e della Longevità (SEMAL), che si è svolto a Madrid nell’ottobre 2025, si è confermato uno degli appuntamenti scientifici più autorevoli in Europa per chi si occupa di longevità clinica, medicina preventiva e terapie rigenerative. Il livello delle relazioni, il taglio rigorosamente evidence-based e la presenza di specialisti provenienti non solo dalla Spagna ma anche da Italia, Stati Uniti e America Latina hanno reso l’edizione di quest’anno particolarmente significativa per l’evoluzione della medicina dell’invecchiamento.

In questo contesto ho avuto il piacere di intervenire come relatore con una relazione dal titolo: “Emerging Molecules for Lifespan Extension: The Science Behind Alpha-Ketoglutarate”. La presentazione ha suscitato un notevole interesse tra i colleghi – in particolare endocrinologi, geriatri, internisti e medici anti-aging – perché ha affrontato un tema ancora poco esplorato nella pratica clinica quotidiana: l’impiego dell’alfa-chetoglutarato (AKG) come molecola emergente nei protocolli di estensione della healthspan, cioè degli anni di vita in buona salute.

Il valore scientifico dell’intervento è stato riconosciuto dai partecipanti soprattutto per tre motivi: l’aggiornamento sulla letteratura internazionale più recente, la contestualizzazione dell’AKG all’interno dei network metabolici dell’invecchiamento (mTOR, infiammazione cronica di basso grado, funzionalità mitocondriale) e, soprattutto, la traduzione clinica in protocolli personalizzati, applicabili ai pazienti reali e non solo in ambito sperimentale. Molti colleghi hanno apprezzato il taglio pratico e la coerenza con la medicina personalizzata per la longevità che porto avanti da anni.

Per me questo invito rappresenta un riconoscimento del lavoro svolto nell’integrazione tra ricerca, pratica ambulatoriale e divulgazione professionale: la medicina anti-aging non è più soltanto estetica o wellness avanzato, ma una disciplina medica strutturata, fondata su biomarcatori, su modelli di invecchiamento e su interventi mirati. Anche da Madrid arriva la conferma che questa è la direzione in cui sta andando la medicina del futuro: personalizzata, preventiva e orientata al mantenimento delle funzioni biologiche nel tempo.