È in edicola su Viversani e Belli n°11 un articolo al quale ho partecipato in qualità di consulente dal titolo “Che Ageotipo sei?”.

 

Ageotipo

Cosa son gli ageotipi?

Nell’articolo che potete scaricare gratuitamente se ne parla in modo esteso.

Il tema è quello dell’invecchiamento e dell’aging: Ageotipo è un termine che ora sta diventando di moda e ne sentirete ancora parlare. Il tutto parte da un recente studio della Stanford University School of Medicine (pubblicato sulla rivista Nature Medicine)  che ha evidenziato come, anche nel singolo individuo, le varie parti dell’organismo maturano a velocità diverse.

Quali sono gli ageotipi esistenti?

A seconda di quale sistema (organo o funzione) invecchi per primo i ricercatori hanno individuato 4 modelli di invecchiamento biologico, ciascuno dei quali si associa al rischio di sviluppare determinate patologie.

I ricercatori hanno così distinto:

  1. L’ageotipo Epatico
  2. L’ageotipo Nefrotico
  3. L’Ageotipo Immunitario
  4. L’Ageotipo Metabolico

Nell’articolo sono spiegate le caratteristiche dei vari Ageotipi.

Ma è qualcosa di utile da punto di vista clinico?
Direi di si.

Ma è qualcosa di veramente NUOVO?
Direi di no, anche se la pubblicazione su Nature è tanta roba.

Gli ageotipi sono classificazioni costituzionaliste note e applicate:

Le classificazioni possono essere un po’ diverse, ma il concetto di costituzione è il medesimo.

L’ho ben descritto nel capitolo Nutrition and Cardiac Health del libro di cui sono coautore “Integrative Cardiology pubblicato da Springer nel 2017 e discussa al Congresso Europeo di Medicina Anti-Aging di Parigi del 2015 e al Congresso Mondiale di Medicina Anti-Aging di Montecarlo del 2016 e 2017.

E pensate che tutto è stato intuito ed è partito da Ippocrate di Kos nel lontano 370 A.C. (eh si! Avanti Cristo).

È allora qualcosa di vecchio e di superato?
Direi di no.

A cosa serve conoscere il proprio l'ageotipo?

Le informazioni che si possono trarre dalla conoscenza delle costituzioni sono estremamente utili per il lavoro clinico sul paziente. Ci possono svelare molti aspetti nascosti delle sue caratteristiche biologiche e psicologiche, che possono tradursi in una terapia mirata.

La genomica non è la versione moderna delle costituzioni: danno due informazioni diverse e complementari.

A queste si possono aggiungere i test di ultima generazione che vanno dallo studio del DNA, a quello dei telomeri, del microbiota, delle citochine, della funzionalità mitocondriale, etc.

Sono tutti strumenti utili, a mio avviso necessari, per una visione e trattamento a 360 gradi del paziente, come viene fatto col metodo del Bioequilibrio Ormonale.

Vi invito quindi a leggere l’articolo!

Scarica l'articolo completo (1 Mb).

Buona lettura!