La flessibilità metabolica, capacità di rispondere ai cambiamenti nella richiesta metabolica, con l’invecchiamento peggiora: l'anti-aging deve tenerne conto
Per flessibilità metabolica si intende la capacità dell’organismo di adattare il metabolismo a seconda della disponibilità e del fabbisogno di determinati substrati energetici. In pratica è la capacità di rispondere o adattarsi ai cambiamenti nella richiesta metabolica. È una condizione essenziale per mantenere il corpo in equilibrio in ogni situazione.
Gli studi hanno messo in luce il ruolo chiave del mitocondrio nel regolare e condizionare il processo di invecchiamento.
Per quanto l’aging sia una delle aree più enigmatiche della biologia, non è più possibile pensare il processo di invecchiamento senza considerare il ruolo della mito-ormesi e delle mito-ormetine.
Il mitocondrio è anche il direttore d’orchestra della flessiblità metabolica, un fondamentale processo che ha salvaguardato la sopravvivenza umana indipendentemente dalla disponibilità di cibo.
Nel corso dell'evoluzione le fluttuazioni ambientali hanno “costretto” la specie umana a sviluppare un metabolismo flessibile per adattare il proprio fabbisogno energetico alle diverse condizioni climatiche, stagionali e ambientali.
Per mantenere l'omeostasi energetica, nonostante le fluttuazioni quotidiane della disponibilità di nutrienti, l’organismo ha sviluppato la capacità di essere flessibile dal punto di vista metabolico ed endocrino, ovvero in grado di scegliere e funzionare a seconda del “carburante” disponibile, ovvero utilizzando il metabolismo dei carboidrati oppure quello degli acidi grassi.
Il concetto di flessibilità metabolica è strettamente legato alla capacità dei mitocondri di selezionare il carburante in risposta ai cambiamenti nutrizionali e ha pertanto la funzione mitocondriale al suo centro.
Nei tempi moderni, gli esseri umani hanno cambiato completamente il loro stile di vita prediligendo alimenti carichi di energia e privi di nutrienti, effettuando poca attività fisica (nulla per procurarsi quotidianamente il cibo) e con molto stress psico-emotivo.
Quando il mitocondrio riceve un eccesso di alimenti spazzatura e messaggi non chiari dal punto di vista nutrizionale e metabolico si “infarcisce”, non sa più quale via scegliere e si blocca e con lui il metabolismo e il peso.
Questo ostacola le flessibilità e conduce verso la cosiddetta “inflessibilità metabolica” e alle patologie ad essa correlate, come il quelle cardiovascolari, metaboliche, il diabete e la diabesità.
Gli studi evidenziano come con l’invecchiamento si assiste ad un progressivo declino della flessibilità metabolica dell’organismo e conseguentemente ad un aumento delle patologie correlate.
È ormai superato proporre qualsiasi tipo di dieta o di integrazione anti-aging senza tenere conto del concetto di flessibilità metabolica e di disfunzione mitocondriale.
Durante la mia relazione al prestigioso Congresso Mondiale di Medicina Anti Aging di Montecarlo / AMWC 2022 (Aesthetic & Anti-Aging Medicine World Congress) nella innovativa sessione dal titolo: "All roads lead to mitochondria: integrated mitohormesis in successful Aging" affronterò per la prima volta tutte queste novità concludendo con le soluzioni cliniche e pratiche per stimolare la flessibilità metabolica dell’organismo e quindi orientare un invecchiamento favorevole (positive aging). Il titolo della mia relazione sarà: "Positive Aging: Is Metabolic Flexibility the Key?".