Vi racconto le impressioni a caldo sulla mia relazione sulla Flessibilità Metabolica tenuta presso il Congresso Mondiale di Medicina Anti Aging di Montecarlo il 1 aprile 2022
Il 1 aprile 2022 ho effettuato l’atteso intervento come Speaker al Congresso Mondiale di Medicina Anti Aging di Montecarlo. Dal feed back ricevuto dai colleghi di tutto il mondo la sessione è stata fra le più innovative e di elevato profilo scientifico.
Il focus della sessione è stato sul ruolo centrale del mitocondrio e delle mitoormetine nel regolare il processo di invecchiamento.
Il concetto di mitoormetine è nuovo e mette insieme il mitocondrio e lo stimolo ormetico, come una sorta di “stress positivo”, in grado di condizionare positivamente la vita delle cellule e l’aging.
Il mitocondrio è la parte della cellula che produce energia, favorisce la detossificazione e prolunga la vita. La durata della vita rispecchia il numero di mitocondri ed è un aspetto che si può aumentare agendo correttamente sullo stile di vita.
Si parte con un'alimentazione, povera di calorie e ricca di verdure, con l’intermittent fasting, con l’attività fisica aerobica ed anaerobica, che può aumentare il numero di mitocondri e con il “cacao”… Poi vi è l’integrazione di precisione.
La parte più nuova e innovativa con cui si può agire è quella che prevede l’utilizzo di peptidi per via iniettiva, come MOTC-S, humanina o derivati mitocondriali da cellule staminali di origine animale.
Io ho affrontato il tema della flessibilità metabolica.
Il mitocondrio è quella parte della cellula da cui dipende la flessibilità metabolica, ovvero la capacità del mitocondrio di selezione come fonte di energia sia i grassi che i carboidrati a seconda delle condizioni nutrizionali e fisiologiche.
Ho spiegato il concetto di flessibilità metabolica dal punto di vista biochimico, il concetto di inflessibilità metabolica che si sviluppa con un eccesso calorico e a quali conseguenze deleterie va incontro il mitocondrio: l’incapacità di scegliere quale substrato utilizzare (glucosio e grassi) oppure “infarcimento metabolico”.
Tradotto, queste sono condizioni che spiegano dal punto di vista tecnico/scientifico il blocco del metabolismo.
Se al mitocondrio arriva “troppo” substrato da carboidrati, proteine e aminoacidi e in queste condizioni non sa cosa fare e il risultato finale è che il metabolismo si blocca, il substrato non viene usato come fonte di energia e per effettuare le reazioni fisiologiche del metabolismo e si accumula grasso in zone ectopiche, perché l’organismo non riesce ad utilizzarlo come fonte di energia.
Poi ho spiegato anche le soluzioni…
Però tranquilli, a breve sarà disponibile sul mio canale youtube la registrazione integrale del mio intervento, con slide e traduzione dall’inglese oltre ad interviste che ho effettuato con miei colleghi di fama nell’ambito della medicina anti aging e della longevità.