Molti pazienti mi pongono una domanda cruciale per la loro salute a lungo termine: "È possibile conoscere i propri livelli di glicazione?"

Oggi rispondiamo insieme a questa domanda, chiarendo perché monitorare questo processo è fondamentale per contrastare l'invecchiamento e prevenire numerose malattie.

Cos'è la Glicazione? Un legame pericoloso per il nostro corpo

Prima di capire come misurarla, facciamo un passo indietro: "cos'è esattamente la glicazione?"

Si tratta di un processo biochimico in cui zuccheri e proteine si legano tra loro nel nostro corpo. Questo legame, apparentemente innocuo, porta alla produzione di sostanze tossiche chiamate glicotossine o, più tecnicamente, prodotti finali della glicazione avanzata (dall'inglese Advanced Glycation End-products, o AGEs).

Queste tossine sono un problema serio, perché tendono ad accumularsi in diversi tessuti del nostro corpo – come la pelle, il cuore e il cervello – generando alterazioni che favoriscono l'insorgere di malattie cronico-degenerative e accelerano il processo di invecchiamento.

Glicazione e Glicemia: attenzione a non confonderle

È importante fare chiarezza su un punto fondamentale. Molti tendono a confondere glicazione e glicemia, ma non sono la stessa cosa.

  • La glicemia è la concentrazione di zuccheri nel sangue.
  • La glicazione è il processo chimico che genera le tossine (AGEs).

È vero che un aumento degli zuccheri nel sangue (glicemia alta) favorisce e accelera la glicazione, ma non è l'unica causa. Questo processo può essere innescato anche da altri fattori, sia interni (endogeni) che esterni (esogeni), come un eccesso di lipidi (grassi), alterazioni del DNA e un aumento dello stress ossidativo. Sono due concetti correlati, ma distinti.

Come si misurano i livelli di glicazione oggi? Dalla biopsia a un test rapido

In passato, conoscere il proprio livello di accumulo di AGEs era molto complicato. Per molti anni, l'unico modo era ricorrere a una biopsia, un esame invasivo che prelevava un piccolo campione di tessuto per analizzarlo.

Fortunatamente, la ricerca ha fatto passi da gigante. Gli scienziati hanno scoperto che le glicotossine (AGEs) hanno una caratteristica molto particolare che le rende facilmente identificabili: la fluorescenza. In parole semplici, hanno la capacità di "colorarsi" in un modo specifico se illuminate da una particolare luce.

Sfruttando questa proprietà, è stato sviluppato uno strumento innovativo, non invasivo e molto rapido, che oggi possiamo usare nella pratica clinica quotidiana.

Come funziona il test?

  1. Semplice e Indolore: Il test si esegue appoggiando la pelle dell'avambraccio su un apposito strumento. La pelle è un tessuto ideale per questa misurazione perché, pur essendo sottile, accumula una quantità di AGEs che gli studi hanno dimostrato essere rappresentativa di quella presente in tutto il resto dell'organismo.
  2. Misurazione Istantanea: Lo strumento emette una luce specifica e, analizzando la fluorescenza (cioè "il colore") di ritorno dalla cute, è in grado di calcolare in pochi secondi il livello di glicazione e di accumulo di AGEs.
  3. Un Risultato Affidabile: Gli studi hanno confermato che il valore ottenuto dalla pelle è un indicatore affidabile dei livelli di glicazione dell'intero organismo.

Grazie a questa tecnologia, oggi possiamo avere un dato prezioso sulla nostra salute interna in modo semplice, veloce e senza alcun fastidio.

In conclusione: conoscere per prevenire

Conoscere i propri livelli di glicazione non è più un'impresa complessa. Grazie a metodi moderni e non invasivi, possiamo finalmente misurare l'impatto di questo processo sul nostro corpo. Avere questo dato è il primo, fondamentale passo per adottare strategie mirate – a livello di alimentazione e stile di vita – per ridurre la produzione di queste tossine, rallentare l'invecchiamento e proteggerci dallo sviluppo di malattie future.

Nel mio studio è possibile effettuare questo test innovativo.