La dieta OMAD è la versione “avanzata” del digiuno intermittente, una strategia molto di moda, ma anche su studi scientifici. Da fare solo se seguiti da uno specialista per non provocare squilibri metabolici.
La dieta OMAD è la versione “avanzata” del digiuno intermittente, una strategia molto di moda, ma anche basata su studi scientifici.
La dieta OMAD (acronimo di “One Meal A Day”) è la versione “estrema” della combinazione di “Intermittent feeding” e “Time-restricted feeding”, ovvero di quei regimi alimentari che prevedono fasce temporali più o meno estese (“feeding window”) in cui alternare consumo di cibo e digiuno. Non è una pratica che si può attuare come “stile di vita”, ma una dieta che può essere seguita per 7/10 giorni, seguiti da uno specialista per non provocare squilibri metabolici.
Non impone divieti sul tipo di alimenti da consumare e sul numero massimo di calorie da introdurre, ma consente un solo pasto al giorno, da consumare in qualsiasi momento, che non deve durare più di un’ora e deve essere seguito da 23 ore di digiuno.
Detto questo sia chiaro che non è per “tutti”. Bisogna essere orientati dal punto di vista biologico e psicologico per affrontare questo tipo di dieta e per questo motivo deve essere guidata da uno specialista. Bisogna essere capaci di resistere per tutto il giorno alla tentazione del cibo, o semplicemente perché spesso le abitudini familiari o lo stile di vita individuale rendono necessario e inevitabile mangiare a intervalli regolari, distribuendo i pasti nel corso delle 24 ore.
Chi avrebbe detto solo una ventina di anni fa che gli esperti di nutrizione e medicina avrebbero suggerito una dieta di questo tipo, con un solo pasto al giorno. I dietologi di ogni tipo erano soliti “educare” con la frase… “è necessario fare almeno 5 pasti al giorno” … “non bisogna assolutamente la colazione”.
Ma, fortunatamente, la scienza è un qualcosa di dinamico e che può cambiare i suoi modi di vedere lo stesso fenomeno e bisogna essere sempre sul pezzo per poter sfruttare le nuove conoscenze, in modo furbo.
La dieta OMAD punta a massimizzare gli effetti benefici del “digiuno intermittente” creando nell’organismo uno “stress” positivo che innesca meccanismi utili a ritrovare linea e salute.
Se ben eseguita la dieta OMAD può apportare molti effetti positivi sul peso e sulla salute generale:
Ci sono situazioni in cui la dieta OMAD è controindicata in alcune condizioni fisiologiche e patologiche come:
bambini, anziani, donne in gravidanza o in fase di allattamento, condizioni che richiedono una dieta frazionata, presenza di malattie specifiche (gastrite, ulcera, insufficienza renale o epatica, stipsi, sindrome dell’intestino irritabile, ecc), disturbi dell’alimentazione, assunzione alcuni farmaci.
Con questo regime non è indicata una attività fisica intensa o agonistica.
Lunghi periodi di restrizione calorica possono causare squilibri a livello ormonale e alterare il funzionamento del metabolismo,
Per questo la dieta OMAD non andrebbe prolungata per più di 7-10 giorni consecutivi. In più, per non vanificare i risultati ottenuti, bisogna fare attenzione a tornare gradualmente a seguire un’alimentazione più completa, affidandosi a mani esperte.